dante & divina commedia
06.11.2013 16:06la parafrasi del 1° canto
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A meta' del cammino della nostra vita terrena mi ritrovai in una selva oscura poichè avevo smarrito la via diritta. Ahi quanto è doloroso dire qual era quella selva selvaggia, impervia ed insuperabile, che al solo ricordo la paura si rinnova. E' tanto amara che la morte lo è poco di più; ma per trattare del bene che vi ho trovato, dirò delle altre cose che vi ho visto. Io non so ben raccontare come vi entrai, tanto ero pieno di sonno in quel punto in cui abbandonai la via della verità. Ma dopo che giunsi ai piedi di un colle, là dove terminava quella valle che mi aveva riempito il cuore di paura, guardai verso l'alto e vidi la sua sommità rivestita già dei raggi del sole che guida (con la sua luce) gli altri uom
Allora si calmò un poco quella paura che mi era restata nell'interno del cuore la notte che io trascorsi con tanto affanno. E come colui che con il respiro affannoso, uscito fuori del mare, si volge all'acquapericolosa e guarda intensamente, così il mio animo, che ancora fuggiva, si volse indietro a riguardare il passaggio che non lasciò giammai vivo nessun individuo. Dopo che ebbi riposato un poco il corpo stanco ripresi la via per il pendio deserto, in modo tale che il piede fermo era sempre il più basso. Ed ecco, quasi al cominciare della salita una lonza leggera e molto agile che era coperta di pelo maculato; e non si allontanava dalla mia vista, piuttosto impediva tanto il mio cammino che io fui più volte costretto ad indietreggiare.